L’augurio che si fa a ogni coppia che si sposa è che la loro felicità possa durare in eterno… ma realisticamente sappiamo che non sempre, purtroppo, questa fortuna accompagna gli sposi. Alle volte, per le più disparate ragioni, una coppia decide di separarsi e quindi divorziare, e si da persino il caso che le motivazioni siano tanto serie da esigere una separazione più rapida possibile. Spesso anche dal punto di vista della burocrazia e dello stato civile degli ex coniugi. Dunque servirebbe una procedura di divorzio immediato. Ma la legge lo prevede?
Divorzio immediato: i presupposti della legge
Il nostro ordinamento, all’art 3 della legge sul divorzio, prevede casi tassativi grazie ai quali è possibile ottenere il divorzio immediato. E’ infatti previsto che, oltre all’ipotesi più comune nella quale si giunge al divorzio trascorso un determinato periodo dalla separazione, vi sono altri casi che permettono ai due sposi infelici di porre fine al vincolo matrimoniale immediatamente , e ciò avviene, per esempio, quando il coniuge è stato condannato all’ergastolo, quando ha cambiato sesso, quando si è macchiato di reati particolarmente gravi ai danni del coniuge o dei figli.
Anche una possibile sentenza di assoluzione può essere valutata dal Giudice della causa civile per giungere ad un divorzio immediato. Tra questi casi di divorzio, definiamolo, istantaneo, non rientra, tuttavia il divorzio così come previsto dalla riforma Cartabia, che, ha sì, sensibilmente modificato le modalità procedurali nel diritto di famiglia, ma non ha previsto un divorzio istantaneo, piuttosto ha previsto una procedura più veloce per giungere al divorzio.
Il divorzio dopo la Riforma Cartabia
La nuova disciplina processuale introdotta dalla cosiddetta Riforma Cartabia, in vigore dopo il 28 febbraio 2023, è ispirata alla semplificazione e speditezza del processo cosicché, per dare esecuzione a questo principio, nel caso del diritto di famiglia, il legislatore ha previsto la possibilità di una trattazione unitaria dei due diversi passaggi per giungere alla cessazione del vincolo matrimoniale.
Secondo la riforma di cui sopra è possibile presentare, in un unico atto tanto la domanda di separazione che la domanda di divorzio, questo permetterà, sicuramente, di ridurre i tempi di attesa ma non di saltare un passaggio.
Il divorzio immediato: la procedura
Il Giudice, quindi, valuterà la domanda di separazione e, una volta accolta la richiesta di separazione con una sentenza, stabilirà con altro provvedimento la data dell’udienza di divorzio, data che varierà in considerazione del tipo di separazione richiesta. Si ricordi, infatti, che è possibile giungere al divorzio trascorsi 6 mesi dalla separazione consensuale oppure dodici mesi da quella giudiziale.
Peraltro, mentre in un primo momento, desumendolo dal dato letterale, pareva possibile applicare questa procedura al solo divorzio giudiziale, la Cassazione è intervenuta chiarendo che la procedura in questione trova applicazione tanto nel procedimento giudiziale quanto in quello consensuale.
A riprova, tuttavia, che non si tratta di un procedimento di divorzio immediato, così come è stato erroneamente definito nel momento di in cui la norma è entrata in vigore, la circostanza che anche se si presentano le due diverse domande in un unico atto ,il contributo unico da versare è raddoppiato proprio perché due sono le domande. Quando, dunque, si farà un ricorso che preveda la separazione e la contestuale domanda di divorzio bisognerà versare un doppio contributo unificato.
Si procederà quindi, ad avanzare tutte le richieste che si vogliono fare con la separazione e , nello stesso atto, avanzare anche la domanda di divorzio indicando le condizioni.
Quando conviene procedere in questo modo?
Ove si consideri che la domanda di separazione e di divorzio fotografa la situazione allo stato degli atti, se la situazione tra le parti risulti alquanto definita (si pensi a due coniugi che non hanno figli minori o non economicamente autosufficienti) è auspicabile l’adozione di questa procedura perché permette di risparmiare tempo e soldi, considerando che difficilmente potrà esserci una mutazione della situazione nel breve lasso di tempo di sei mesi.
Il divorzio immediato non è meno problematico di un divorzio
Il momento in cui una coppia decide di concludere la propria vita comune è sempre traumatico: il rischio di fraintendimenti è dietro l’angolo, e non è sempre facile mantenere la calma e concludere in modo equo il rapporto. Per fortuna la legge è molto precisa in questi casi, proprio allo scopo di evitare iniquità e, di conseguenza, rancori. Per questo è sempre il caso di affidarsi a un legale esperto che guidi gli ex coniugi nella fase del divorzio: se ne hai bisogno contatta il nostro studio. Tutela i tuoi diritti!
Articolo scritto in collaborazione con l’avvocato Marta Michelon