imputabilità

L’imputabilità: quando, come e per chi scatta il procedimento penale

Si tende a pensare che, nel momento in cui viene commesso un reato, le persone sospettate finiscano sotto processo. In realtà è molto più complicato di così, perché all’equazione immediata che si fa da non addetti ai lavori manca una variabile fondamentale: l’imputabilità

Imputabilità: di cosa si tratta 

L’art. 85 del codice penale stabilisce che nessuno può essere punito per un fatto preveduto dalla legge come reato se, al momento in cui lo ha commesso, non era imputabile. 

Ma chi è imputabile? 

Lo è il soggetto che, al momento del compimento del fatto era capace di intendere e volere. Devono sussistere entrambe queste capacità perché il soggetto possa essere considerato imputabile. La capacità di intendere è quella di comprendere quello che si sta facendo, quindi la percezione della realtà. 

La capacità di volere invece viene considerata la capacità di autodeterminarsi, quindi di comprendere l’effetto delle proprie azioni. Chiarito questo la legge stabilisce quali soggetti possono considerarsi non imputabili, cioè persone che, a prescindere dalla gravità dei fatti commessi, non possono essere considerati colpevoli 

L’imputabilità per i minori 

Sono per legge non imputabili i minori di quattordici anni. Il legislatore ha previsto che, sotto detta soglia di età, l’immaturità del soggetto è tale da escludere la sua capacità di volere. Questo non significa che , a tutela della società ma anche dello stesso minore, non possano essere adottate delle misure nei confronti del minore che ha compiuti fatti particolarmente gravi, ma tali misure non potranno mai essere considerate una pena. 

La capacità di un soggetto minore ultraquattordicenne, invece, va valutata caso per caso. Va detto, tuttavia, che in presenza di soggetti minorenni la pena ha soprattutto un fine di recupero e un fine rieducativo, essendo evidente che un soggetto minorenne può essere ampiamente recuperato al vivere civile, sicché la legislazione minorile tende soprattutto a tutelare il minore per poterlo recuperare. Le regole processuali e quelle relative alla pena sono parzialmente difformi da quanto stabilito per un adulto, e ciò perché il fine primo è quello di cercare di togliere il prima possibile il minore dal circuito giudiziario o addirittura evitare che lo stesso abbia contatti con tale circuito. 

Gli infermi di mente: un caso complesso 

Il vizio di mente esclude l’imputabilità del soggetto. I problemi sono legati al fatto che qui la scienza giuridica si interseca con quella psicologica. Neppure in psicologia esiste una definizione di vizio di mente. Esistono ovviamente dei casi di infermità totale per cui il soggetto non solo non si rappresenta la realtà ma non ha alcuna coscienza delle proprie azioni, ed in questo caso dovrà essere prosciolto, si applicheranno, ovviamente , delle misure di sicurezza. Ci sono, invece, casi di seminfermità quando chi, nel momento in cui ha commesso il fatto, era, per infermità, in tale stato di mente da scemare grandemente, senza escluderla, la capacità di intendere e di volere”. 

In questo caso la pena sarà ridotta. 

Gli stati emotivi e passionali, quali la gelosia non saranno mai considerati una situazione di infermità 

L’imputabilità per i sordomuti 

L’art 96 del codice penale stabilisce che non è imputabile il sordomuto che, a causa della sua infermità, non era capace di intendere e volere al momento del fatto. Questo significa che, anche nel caso del soggetto sordomuto, va valutata caso per caso 

Imputabilità per tossicodipendenti e alcoldipendenti 

In questo caso vi sono diverse situazioni previste dal legislatore. Solo l’ubriachezza accidentale esclude l’imputabilità (per esempio l’operaio che ha inalato fumi di alcool lavorando in una distilleria) , ma se l’ubriachezza e la tossicodipendenza sono volontarie o colpose non escludono la capacità del soggetto, ed anzi, qualora il soggetto si sia procurato lo status di incapacità per commettere il delitto la pena sarà aumentata. Solo se l’uso dell’alcol o della sostanza stupefacente ha provocato una cronica intossicazione nella persona, tale da poter considerare lo stato del soggetto come una malattia, sarà possibile escludere o comunque gradare l’imputabilità del soggetto. 

Mai restare da soli di fronte alla giustizia 

Essere accusati di un reato è circostanza spiacevole che provoca particolari ansie e paure, ma la legge attribuisce a tutti il diritto di difendersi, e soprattutto di essere rappresentati al meglio da un legale specializzato. L’assistenza di un avvocato è un diritto, nessuno dovrebbe restare solo in una simile circostanza. Se ne hai bisogno, contatta il nostro studio: tutela i tuoi diritti

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