Non è immediato pensare che, nel momento in cui un bene viene venduto, ci sia qualcuno che ha più diritto di altri ad acquistarlo. Eppure, in determinati casi, vengono presi in considerazione alcuni aspetti che, in una transazione, agevolano alcuni specifici acquirenti. Vi sono molti casi del genere, ma quello di cui ci occupiamo oggi interessa la compravendita di terreni agricoli: si tratta della cosiddetta prelazione agraria.
Identifichiamo il concetto: in cosa consiste la prelazione
La prelazione è il diritto di un soggetto ad essere preferito rispetto ad altri soggetti, a parità di condizioni, nella conclusione di un contratto, o perché stabilito convenzionalmente dalle parti (prelazione volontaria) o perché previsto dalla legge (prelazione legale).
Tra le prelazioni legali, le ipotesi più ricorrenti sono quelle che hanno ad oggetto beni immobili: prelazione ereditaria, prelazione urbana, prelazione agraria.
Nello specifico: cos’è la prelazione agraria.
La prelazione agraria è il diritto riconosciuto all’affittuario di un fondo agricolo o al proprietario del fondo confinante di essere preferito come acquirente in caso di vendita del terreno. Conseguentemente, il proprietario alienante (prelazionante) dovrà formalmente informare l’affittuario o il confinante (prelazionario) della sua volontà di vendere il terreno.
A sua volta, il prelazionario, a tenore dell’art. 8, L. 26 maggio 1965, n. 590, dovrà esercitare il suo diritto (quindi esprimere la volontà di acquistare) entro il termine di 30 giorni.Qualora il proprietario alienante non rispetti il diritto di prelazione e proceda ugualmente alla vendita, il prelazionario potrà riscattare (cd diritto di riscatto o retratto) il bene entro 1 anno
dall’avvenuta trascrizione della compravendita. Qualunque soggetto confinante può esercitare il diritto di prelazione? No, solamente i soggetti aventi i seguenti requisiti: coltivatore diretto oppure imprenditore agricolo professionale iscritto nella previdenza agricola.
Anche le società agricole di persone possono esercitare il diritto di prelazione, purché la metà dei soci sia in possesso della qualifica di coltivatore diretto.
La prelazione agraria è una fattispecie delicata
In questi casi, infatti, si esercita un diritto su una transazione, potenzialmente alterandone l’esito. Per questo è sempre meglio farsi seguire, nel caso di un acquisto importante come quello di un terreno agricolo, da un legale esperto del settore. Se ne hai bisogno contatta il nostro studio: tutela i tuoi diritti!