ricorso contro una multa

Ricorso contro una multa: si può fare?

A chi non è mai capitato di prendere una multa? Purtroppo, nella vita, succede di commettere infrazioni al codice della strada, magari in condizioni in cui non era possibile evitare una sanzione, o, ancora, in tratti di strada in cui le regole non erano chiaramente indicate. Capita anche, meno spesso, di essere vittime di errori di valutazione. Ma, essendo sicuri di essere vittime di errori o di avere delle ottime giustificazioni, è possibile fare ricorso contro una multa?

Diciamo subito di sì: la legge ammette la possibilità di opporre un ricorso a una sanzione, ma solo in casi ben presici e con una procedura altrettanto precisa. Vediamo di cosa si tratta.

Ricorso contro una multa: di che tipo è, e come si fa?

Ci sono due alternative di ricorsi:

  1. Ricorso al prefetto: art. 203 c.d.s. Prevede il ricorso da presentare al Prefetto del luogo in cui è stata commessa la violazione entro 60 giorni dalla notifica del verbale. Può essere presentato alla Prefettura territorialmente competente o alla sezione di polizia stradale che ha accertato la violazione, personalmente dall’interessato o inoltrato a mezzo raccomandata. Con allegazione di fatti a propria discolpa;
  2. Ricorso al Giudice di Pace: art. 204 c.d.s.. Deve essere presentato al Giudice di Pace territorialmente competente per la violazione, dall’interessato o con l’assistenza di un legale.

Le due tipologie di ricorsi prevedono che non si sia già provveduto al pagamento della sanzione. Quindi se si è provveduto a saldare l’ammenda non è più possibile fare ricorso di alcun genere.

Come si presenta un ricorso contro una multa

Il ricorso può essere presentato dall’interessato, che si identifica in:

  1. Trasgressore (conducente del veicolo)
  2. Proprietario del veicolo: se diverso dal conducente o in caso di sanzione non contestata immediatamente (autovelox)
  3. Responsabile legale (nel caso di infrazione commessa da minorenne)

Esiti possibili del ricorso al Giudice di Pace;

  1. accoglimento della contestazione e annullamento della multa;
  2. riduzione dell’importo della sanzione;
  3. rigetto del ricorso per inammissibilità della contestazione;
  4. rigetto del ricorso e conferma della sanzione irrogata.

Esiti possibili del ricorso al Prefetto:

  1. accoglimento del ricorso e annullamento della sanzione;
  2. rigetto della contestazione e condanna al pagamento del doppio dell’importo originario.

Pagamento della sanzione (in caso di non proposizione di ricorso):

  1. può avvenire in misura scontata del 30% entro 5 giorni dall’accertamento della violazione se è ammesso il pagamento in misura ridotta in base alla violazione che è stata accertata;
  2. dopo i 60 giorni, in caso di mancato pagamento e di mancata presentazione di un ricorso, il verbale diventa titolo esecutivo e pertanto si riceverà una cartella esattoriale ove sarà indicata la somma da pagare. Anche dopo aver ricevuto la cartella esattoriale è possibile presentare un ricorso, ma questo esclusivamente nei casi di errori materiali della cartella o per vizi della notifica, mentre la violazione nel merito non sarà più contestabile

Conoscere la legge significa esercitare i propri diritti!

Può suonare forse un po’ retorico, eppure è vero: essere preparati, informarsi e soprattutto farsi rappresentare al meglio è fondamentale, nelle occorrenze e nei casi che la vita ci chiede di affrontare. Se pensi di aver bisogno di assistenza contatta il nostro studio: tutela i tuoi diritti!

Articolo scritto in collaborazione con l’avvocato Lucrezia Zacchi

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