sostanze stupefacenti

Sostanze stupefacenti, una legislazione complessa

Negli scorsi mesi, anche grazie a quesiti referendari che da decenni vengono proposti per iniziativa popolare, si è spesso discusso dell’opportunità o meno di depenalizzare la produzione e il consumo di determinate sostanze stupefacenti. La materia è estremamente complessa e, per comprendere il dibattito pubblico che ne scaturisce, occorre prima avere un quadro di cosa preveda la legislazione sul punto.

Sostanze stupefacenti: cosa dice la legge

La regolamentazione delle sostanze stupefacenti è contenuta nel D.P.R. 309 del 09.10.1990, “Testo Unico delle Leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza”.

Il Testo Unico prevede nei primi articoli i criteri di formazione delle Tabelle contenenti l’elenco delle sostanze, ordinate secondo una graduazione di maggiore o minore pericolosità, in base alla quale la disciplina penale ed amministrativa applica poi le rispettive sanzioni punitive.

Dalla produzione alla consumazione: gli effetti legali delle sostanze stupefacenti

Successivamente, vengono prese in considerazione le varie ipotesi di coltivazione, produzione, fabbricazione, distribuzione, vendita e acquisto delle sostanze stupefacenti.

Vediamo dapprima le fattispecie penali più rilevanti.

  • Art. 72: È consentito l’uso terapeutico di preparati medicinali a base di sostanze stupefacenti o psicotrope, debitamente prescritti secondo le necessità di cura in relazione alle particolari condizioni patologiche del soggetto.
  • Art. 73: chi coltiva, produce, vende, è punito con la reclusione da sei a venti anni e con la multa da euro 26.000 a euro 260.000. tuttavia, se quanto commesso è considerabile di lieve entità in considerazione delle circostanze, dei mezzi e delle modalità è punito con le pene della reclusione da sei mesi a quattro anni e della multa da euro 1.032 a euro 10.329.
  • Art. 74: nel caso di associazione di tre o più persone finalizzata al traffico illecito di sostanze è prevista la reclusione non inferiore ad anni 20.

Diversamente, prevede solamente una sanzione amministrativa il caso dell’art. 75, che disciplina l’uso personale, comportando la sospensione della patente di guida, della licenza del porto d’armi, del passaporto, per un periodo variabile da un mese a un anno in considerazione della sostanza

Come si accerta un abuso, e cosa succede una volta accertato

Ai fini dell’accertamento della destinazione ad uso esclusivamente personale della sostanza stupefacente o psicotropa o del medicinale, si tiene conto della quantità di sostanza che non deve essere superiore ai limiti massimi indicati con decreto del Ministro della salute, nonché della modalità di presentazione, avuto riguardo al peso lordo complessivo o al confezionamento frazionato ovvero ad altre circostanze dell’azione, da cui risulti che le sostanze sono destinate ad un uso esclusivamente personale.

Entro il termine di quaranta giorni dalla ricezione della segnalazione, il prefetto, se ritiene fondato l’accertamento, adotta apposita ordinanza convocando, anche a mezzo degli organi di polizia, dinanzi a sé o a un suo delegato, la persona segnalata per valutare, a seguito di colloquio, le sanzioni amministrative da irrogare e la loro durata. Avverso il decreto con il quale il prefetto irroga le sanzioni, può essere fatta opposizione dinanzi all’autorità giudiziaria ordinaria. 

Nel caso di particolare tenuità della violazione, quando ricorrono elementi tali da far presumere che la persona si asterrà, per il futuro, dal commetterli nuovamente, in luogo della sanzione, e limitatamente alla prima volta, il prefetto può definire il procedimento con il formale invito a non fare più uso delle sostanze stesse, avvertendo il soggetto delle conseguenze a suo danno.

L’abuso di sostanze stupefacenti produce comunque sempre effetti profondamente negativi

E non solo dal punto di vista della salute, ma anche in termini di conseguenze legali! Per questo, affidarci a un legale che ci assista è sempre la prima cosa da fare: se hai bisogno di assistenza, non esitare a contattare il nostro studio: tutela i tuoi diritti!

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