atto di pignoramento

Atto di pignoramento presso terzi: cos’è, in cosa consiste e come si può reagire

L’atto di pignoramento presso terzi è un atto complesso tra l’azione del creditore procedente e l’ufficiale giudiziario, rivolto nei confronti del debitore e del terzo. Nell’atto è contenuta l’ingiunzione a non disporre dei beni pignorati con conseguente inefficacia degli atti dispositivi. Questo vale sia per il debitore che per il terzo che detenga tali beni, in quanto è soggetto agli obblighi del custode nei limiti dell’importo del credito  che si vanta, aumentato della metà.

In sede di udienza, ove saranno esplicitati tutti i crediti vantati dai terzi,  poi il giudice procederà all’assegnazione di quanto pignorato, nel rispetto di alcuni limiti.

Ecco cosa si può e non si può pignorare

Sono del tutto impignorabili:

  • crediti per sussidi di sostentamento;
  • crediti per sussidi di maternità, malattia, dovuti da enti di assistenza;
  • pensioni di invalidità.

Sono invece parzialmente impignorabili:

  • crediti alimentari, per stipendi e altre indennità, insieme ai crediti per tributi dovuti allo stato, province, comuni: sono pignorabili solamente nella misura di 1/5 dell’ammontare;
  • somme a titolo di pensione: pignorabili solo per la parte eccedente la msura massima mensile dell’assegno sociale (pari a € 468,11 per l’anno in corso)

Ci si può opporre a un atto di pignoramento?

È possibile proporre opposizione al pignoramento, sia da parte del debitore che da parte del terzo, perché non sussistono le condizioni di procedibilità o perché si contestano le modalità per vizi formali del processo esecutivo. Ciò tuttavia non sospende automaticamente gli effetti del pignoramento, ma sarà il giudice che in un apposita udienza valuterà.

La notifica di un un atto di pignoramento segna un momento delicato per chi lo riceve

Se sei un debitore, hai subito un pignoramento e non sai come comportarti, non affidarti alle tue sole forze: rivolgiti sempre a un legale. Se hai bisogno di assistenza in questo senso puoi rivolgerti al nostro studio: tutela i tuoi diritti! 

Articolo scritto in collaborazione con la dottoressa Lucrezia Zacchi