Siamo abituati a dare alcuni concetti per scontati. Soprattutto in campo sociale, esistono atteggiamenti, azioni, o devianze che riconosceremmo subito appena li vediamo o ne sentiamo parlare. Ma siamo sicuri di poter dire davvero in cosa consista, ad esempio, un reato? Non parliamo di reati concettualmente complessi come il peculato o la diffamazione, difficilmente definibili se non per chi non abbia una formazione specifica. Pensiamo a reati con cui tutti -purtroppo- hanno dimestichezza. Come il furto, per esempio: tutti sapremmo idealmente spiegare cosa sia. Ma dal punto di vista legale siamo sicuri di sapere in cosa consista e cosa comporti? Anche il furto, in effetti, è qualcosa di molto complesso: scopriamo insieme di cosa si tratta di preciso.
Furto: la definizione della legge
Il Codice Penale, all’Art. 624, definisce il concetto di Furto. Chiunque s’impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé o per altri, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 154 a euro 516. Oggetto del reato è la cosa mobile altrui, che deve uscire dalla sfera di possesso del detentore ad opera di un soggetto che deve agire con dolo specifico, ovvero allo scopo di trarre profitto, non necessariamente patrimoniale.
Al fine della punizione del reato è necessaria la presentazione di apposita querela, da formulare da parte della persona offesa negli uffici delle forze dell’ordine o a mezzo difensore. In queste viene descritto il fatto e risulti la volontà che si proceda in ordine al reato e che venga punito il colpevole. La querela deve essere presenta entro 3 mesi dal giorno in cui si ha notizia del fatto.
Non è quindi un reato per cui si possa procedere d’ufficio?
Non esattamente. Vi sono, in effetti, alcuni casi in cui si procede d’ufficio, quindi anche senza la necessità di presentazione di apposita querela. Succede quando la persona offesa è incapace per età o infermità, oppure nei caso in cui fatto è commesso su cose esistenti in uffici o stabilimenti pubblici, o sottoposte a sequestro o a pignoramento. O, ancora, esposte per necessità o per consuetudine o per destinazione alla pubblica fede, o destinata a pubblico servizio o pubblica utilità, difesa o reverenza. Oppure se il fatto è commesso su componenti metalliche o altro materiale sottratto ad infrastrutture destinate all’erogazione di energia, di servizi di trasporto, di telecomunicazioni o di altri servizi pubblici e gestite da soggetti pubblici o da privati in regime di concessione pubblica.
Non esiste un solo tipo di furto: le aggravanti
Il reato di furto è aggravato, quindi soggiace a una pena più dura prevista nella reclusione da due a sei anni e della multa da euro 927 a euro 1.500, ai sensi dell’art. 625, in alcuni casi. Oltre a quanto già sopra accennato, anche nei casi in cui: se il colpevole usa violenza sulle cose o si vale di un qualsiasi mezzo fraudolento; se il colpevole porta in dosso armi o narcotici, senza farne uso. Quando il fatto è commesso con destrezza. Ancora, se il fatto è commesso da tre o più persone, ovvero anche da una sola, che sia travisata o simuli la qualità di pubblico ufficiale o d’incaricato di pubblico servizio. Se il fatto è commesso sul bagaglio dei viaggiatori; se il fatto è commesso all’interno di mezzi di pubblico trasporto. Se il fatto è commesso nei confronti di persona che si trovi nell’atto di fruire o che abbia appena fruito dei servizi di istituti di credito, uffici postali o sportelli automatici adibiti al prelievo di denaro.
Da ultimo, vi sono anche i casi di furto in abitazione e furto con strappo, disciplinati all’art. 624 bis c.p.
Il furto in abitazione avviene mediante introduzione in edificio o altro luogo destinato a privata dimora o nelle pertinenze di esso, intendendosi i luoghi ove una persona staziona per compiere attività di vita privata o professionale. Il furto con strappo avviene con la sottrazione di mano o di dosso della persona, ove la violenza attuata è diretta a vincere la resistenza del legittimo detentore.
Entrambe le fattispecie sono punite con la reclusione da quattro a sette anni e con la multa da euro 927 a euro 1.500.
In campo legale non è mai il caso di dare nulla per scontato
Se persino il furto è qualcosa, seppur concettualmente semplice, che diventa molto complesso quando si tratta di dargli una collocazione legale, è facile intuire quanto complesso sia destreggiarsi fra codici e procedure. Per questo, anche per le esigenze all’apparenza più semplici, è sempre meglio avere un esperto al proprio fianco. Per qualsiasi esigenza legale contatta il nostro studio: tutela i tuoi diritti!