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Multe e violazioni del codice della strada: i termini per la notifica

Quando circoliamo sulla strada, ci viene giustamente richiesto il rispetto del Codice della Strada. Le regole da rispettare sono molte, e il comportamento adeguato da tenere richiede la loro conoscenza, ma altrettante regole devono essere rispettate e altrettanta attenzione deve essere profusa quando ci viene notificata multe o una violazioni. Uno dei molti parametri che le forze dell’ordine devono rispettare sono i termini per la notifica: vediamo come funzionano.

Termini per la notifica di multe e violazioni: quanto e come

I termini che devono essere rispettati perché ci vengano notificata validamente ke multe sono estremamente rigidi e variano in considerazione di più elementi da tenere presenti. Questo ai sensi dell’articolo 201 del Codice della Strada.

Innanzitutto, se la violazione può essere contestata immediatamente (come nel caso in cui ci fermi una pattuglia delle forze dell’ordine impegnata in un controllo stradale), non riceveremo altra comunicazione a casa, ed essa sarà contestata sia al trasgressore quanto alla persona obbligata in solido. Il rifiuto di firmare o di ricevere il verbale non influisce sulla validità della notifica, che viene considerata comunque eseguita al momento.

Diversamente, se non è possibile la contestazione immediata (come nei casi di violazioni di velocità accertati da autovelox fissi) il verbale, con gli estremi precisi e dettagliati della violazione e con la indicazione dei motivi che hanno reso impossibile la contestazione immediata, deve essere notificato al soggetto identificato come il proprietario del veicolo. Perché ciò avvenga nei termini, si considera il decorso dal giorno del rilevamento dell’infrazione. Questo corrisponde a quello della violazione, a prescindere invece dalla successiva redazione del verbale che ne attesta l’infrazione stessa.

Quanto tempo per la notifica delle multe

Detta comunicazione dell’illecito e la notifica delle multe deve essere notificata al soggetto trasgressore entro 90 giorni dalla data di infrazione, oppure 360 giorni se residente all’estero, sia che essa avvenga a mezzo posta raccomandata che a mezzo posta certificata. Se il 90° giorno cade di giorno festivo, detto termine è prorogato automaticamente al giorno feriale successivo. La notifica a mezzo pec si perfeziona quando l’ente riceve la “ricevuta di consegna” del messaggio nella Pec del destinatario. Questo a prescindere dalla presa visione della stessa da parte del destinatario.

I giorni per la notifica sono calcolati in maniera diversa rispetto a quelli dei normali atti giudiziari. In quanto ai fini del perfezionamento da parte della pubblica amministrazione emittente, si considera il momento nel quale il plico contenente il verbale viene consegnato alle poste per la notifica. Di conseguenza, non quello in cui si riceve materialmente l’atto. Oltre i 90 giorni la notifica è inefficace, salvo circostanze particolari come: mancato aggiornamento del cambio di proprietà o di residenza presso i pubblici registri. In tal caso il termine decorre dalla data in cui l’ente accertatore ha avuto la possibilità di conoscere i nuovi dati.

E nel caso in cui la sanzione preveda di decurtare punti sulla patente?

Nel caso venga notificato un verbale per violazione amministrativa del Codice della Strada che prevede anche una decurtazione di punti dalla patente di guida, il soggetto deve entro sessanta giorni dalla ricezione del verbale fornire le generalità e i dati della patente di guida di colui che al momento dell’accertamento conduceva il veicolo, con l’avvertenza che ove non fornisse tali dati, sarà applicata a suo carico la sanzione prevista del pagamento di una somma da € 291 a € 1.166, oltre il valore della multa.

E se fossero più di semplici multe?

Una multa non è gran cosa, ma capita, alle volte, che la violazione sia più grave e la sanzione più pesante. In questi casi è sempre bene farsi assistere da un legale. Se ne hai bisogno, rivolgiti al nostro studio: tutela i tuoi diritti.

Articolo scritto in collaborazione con l’avvocato Lucrezia Zacchi