Quando si viene chiamati in giudizio esiste il modo di evitare il giudizio? La legge prevede la possibilità di accodarsi per trovare una soluzione che eviti le lungaggini e le spese di un processo? In effetti una procedura simile esiste: è quella che chiamiamo patteggiamento.
Il patteggiamento: di cosa stiamo parlando
Detto anche applicazione della pena su richiesta delle parti, il patteggiamento è un rito premiale, perché porta a una riduzione della pena prevista fino a un terzo, e eltresì un rito alternativo, in quanto si adotta a fronte della rinuncia allo svolgimento del giudizio.
Consiste in un accordo tra il pubblico ministero e l’imputato per la richiesta da sottoporre al giudice della pena che viene concordata in relazione al fatto oggetto di reato, purché si rientri nel limite finale di due anni di pena. Un’estensione temporale è possibile nel cosi detto patteggiamento allargato, che è stato introdotto dalla legge n° 134 del 12/06/2003, con riferimento ai delitti e contravvenzioni per i quali sia applicabile, a seguito della riduzione, una pena detentiva superiore a due anni e un giorno ed inferiore a cinque anni.
Non solo una riduzione: le pene accessorie
Oltre alla riduzione, come sopra detto, fino a un terzo, prevede anche la mancata applicazione delle pene accessorie e la mancata condanna al pagamento delle spese processuali. Oltre a questo, prevede che la sentenza penale di applicazione della pena non abbia alcuna efficacia nei giudizi civili o amministrativi.
Un ulteriore vantaggio consiste nel fatto che il reato è estinto, quando è stata irrogata una pena detentiva non superiore a due anni soli o congiunti a pena pecuniaria, se nel termine di cinque anni (dal passaggio in giudicato della sentenza) quando la sentenza concerne un delitto, ovvero di due anni, quando la sentenza concerne una contravvenzione, l’imputato non commette un delitto ovvero una contravvenzione della stessa indole.
Quanto al momento in cui può essere richiesto, esso può essere adottato sia in fase di indagini preliminari, sia fino all’udienza preliminare o al dibattimento.
Richiedere un patteggiamento è una questione delicata
Per questo farsi assistere al meglio da un avvocato che possa consigliarti al meglio è fondamentale. Se hai bisogno di assistenza non esitare a contattare il nostro studio: tutela i tuoi diritti.
Articolo scritto in collaborazione con l’avvocato Lucrezia Zacchi