fornire le generalità

Rifiuto di fornire le generalità: si può fare o è contro la legge?

A tutti è capitato, nella vita, di essere fermato dalle forze dell’ordine o da un pubblico ufficiale e di dover fornire le generalità. Non indoriamo la pillola: dover fornire le proprie generalità, esibire un documento e identificarsi, non è niente di terribile ma non è nemmeno gradevole, e soprattutto in alcune particolari circostanze siamo portati a rifiutare di fornirle. Ma possiamo davvero farlo, o è contrario alla legge? La risposta è complessa.

Rifiuto di fornire le generalità:cosa dice la legge?

Secondo l’articolo 651 del codice penale, chiunque, richiesto da un pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni, rifiuta di dare indicazioni sulla propria identità personale, sul proprio stato, o su altre qualità personali, è punito con l’arresto fino a un mese o con l’ammenda fino a 206€. Si tratta di un reato comune, essendo il soggetto attivo qualsiasi persona che non adempia alla richiesta di un pubblico ufficiale, nell’esercizio dei suoi doveri, di fornire le proprie generalità.

Bisogna però specificare che, per pubblico ufficiale, non si intende solamente la polizia, ma anche ad esempio i controllori a bordo dei mezzi pubblici, che nel momento dell’espletamento del loro lavoro assumono detta qualifica. Il reato si realizza non solo quando non si forniscano le informazioni richieste, ma anche se successivamente si mostrino i propri documenti una volta intervenute le forze dell’ordine. Questo perché il reato in oggetto è un reato istantaneo, che si consuma quindi già nel primo momento di rifiuto di indicazione della propria identità personale.

Ma quindi basta fornire le generalità?

Invero, se si forniscono le proprie generalità non è poi necessario, per non incorrere in detto reato, esibire anche i documenti. In questo secondo caso, se poi le generalità non risulteranno corrispondere a quanto dichiarato, si incorrerà nel diverso e più grave reato di cui all’articolo 495 del codice penale, “Falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità o sulla qualità personali proprie o di altre “che prevede che chiunque dichiara o attesta falsamente al pubblico ufficiale l’identità, lo stato o altre qualità della propria o dell’altrui persona è punito con la reclusione da uno a sei anni”. In questo caso è necessaria la volontà di alterare una qualità della propria persona, unitamente alla rappresentazione che la dichiarazione viene resa ad un pubblico ufficiale.

Cosa serve per identificare una persona

Al fine di identificare le generalità di una persona, occorre fornire alcune informazioni. Nome, cognome, paternità, maternità, stato civile, data e luogo di nascita, domicilio, residenza, professione o arte, stato e cittadinanza. Quelle qualità che servono a circoscrivere il soggetto. Non è necessario che la richiesta del pubblico ufficiale avvenga per particolari motivazioni, in quanto proprio per la sua qualifica esso può richiedere a sua discrezione a chiunque di declinare le proprie generalità. Si limita solamente nel momento in cui è nell’esercizio delle sue funzioni.

Il rifiuto di fornire le generalità è molto diffuso, e chi lo fa non pensa alle possibili conseguenze

Ed è questa la ragione per cui informarsi, da fonti affidabili, è sempre una buona idea… ma spesso non basta! In determinati momenti abbiamo bisogno della consulenza di un legale specializzato: il nostro studio è a tua disposizione se ne hai bisogno. Tutela i tuoi diritti!

Articolo scritto in collaborazione con l’avvocato Lucrezia Zacchi

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