riforma cartabia

Riforma Cartabia: una rivoluzione per il diritto di Famiglia

La riforma Cartabia ha introdotto una svolta epocale nel diritto di famiglia con l’intento da un lato di realizzare un modello unitario di tutti i procedimenti che hanno ad oggetto contenziosi in materia di persone, minorenni e famiglia , dall’altro di rendere più rapido l’accesso alla giustizia per questi tipi di procedimenti, contenziosi o meno.

Di seguito si indicano alcuni rilevanti cambiamenti che la riforma ha comportato, in via del tutto generale, in modo da permetter al lettore di avere un quadro del possibile cambiamento che si ha nel momento in cui si intende presentare un ricorso per separazione o divorzio avanti al Giudice. Come realizzare l’unicità e la rapidità di tali tipi di procedimenti?

Da un lato con un Tribunale Unico per le persone, i minorenni e le famiglie.  

Attualmente le competenze relative alle persone, ai minorenni e alle famiglie vengono suddivise tra diversi Giudici e Tribunali, da un lato vi è il ricorso al Tribunale ordinario e,  con la suddivisione delle competenze tra il Giudice ordinario e il Giudice tutelare, dall’altro il ricorso al Tribunale per i minorenni.  La concentrazione in un unico Tribunale comporterà una concertazione delle competenze con l’auspicabile diminuzione del numero dei procedimenti.

Attualmente, infatti, molto spesso si è costretti a presentare contemporaneamente procedimenti tanto davanti al Giudice ordinario quanto davanti al Tribunale per i minorenni. Non da ultimo è necessario, anche durante il procedimento, rivolgersi la Giudice Tutelare. Inoltre un Giudice fortemente specializzato dovrebbe generare orientamenti conformi. Questo permette anche di  rendere più prevedibili le decisioni e di spingere , quindi, le parti, ad una conciliazione.

Dall’altro coinvolgendo tutti i modelli familiari: le coppie unite in matrimonio, le coppie conviventi di fatto e le unioni civili tra persone dello stesso sesso. In tal modo vi è una totale parificazione dei cosiddetti soggetti deboli, in particolare risulta evidente la totale parificazione tra figli nati all’interno del matrimonio e figli nati da persone non sposate.  

Riforma Cartabia: quando diventerà operativo tutto questo?

Ovviamente questa rivoluzione copernicana ha da realizzarsi in tempi diversi, anche perché richiede un maggiore impegno di tutti i soggetti coinvolti. Infatti si è previsto già a partire  da 22 giugno 2022 che la negoziazione assistita, ossia la procedura che si svolge nello studio dell’avvocato, venga estesa anche alle coppie conviventi, mentre, in precedenza, era riservata, senza giustificazione alcuna, solo alle coppie sposate.  

Dal 28 febbraio 2023 è entrato, invece, in vigore il nuovo rito per i procedimenti in materia di persone, minorenni e famiglie. Per poter giungere, invece, alla piena soppressione del Tribunale per i minorenni e l’avvio del nuovo Tribunale è previsto l’ulteriore data del 17 ottobre 2024.  

I soggetti coinvolti nel nuovo rito previsto dalla riforma Cartabia

I magistrati  

Da un lato vi è la magistratura, che anche dal punto di vista logistico verrà coinvolta in maniera diversa nel procedimento, in quanto il nuovo Tribunale unico si articolerà in una sezione distrettuale , costituita presso ciascuna sede di Corte di Appello, e sezioni circondariali costituite presso ogni sede di Tribunale. Serve una maggior specializzazione dei magistrati coinvolti, che, ad onor del vero, era già realizzata in ampia parte all’interno del Tribunale Ordinario, esistendo, nella maggior parte del Tribunali, una Sezione specializzata in materia di famiglia. Il procedimento è improntato ad una maggiore rapidità, tant’è che il Giudice avrà dei tempi massimi per fissare l’udienza, ma prima di detta udienza anche l’avvocato e lo stesso cliente si vedrà gravato maggiormente.  

L’avvocato e la parte  

In primo luogo il ricorso introduttivo dovrà contenere la maggior parte delle difese, dovrebbe, quindi, aver una vocazione di completezza che sino ad oggi non era richiesta, anzi, rinviata alla fase successiva a quella definita presidenziale, e conseguentemente la parte sarà onerata di fornire maggior documentazione possibile. Va detto, inoltre, che nel breve termine stabilito per la fissazione dell’udienza ( 90 giorni) controparte ha l’onere di costituirsi almeno 30 giorni prima, incorrendo in una serie di decadenze ove non abbia a farlo.  

Entro venti giorni prima dell’udienza , l’attore può depositare una memoria in cui prende posizione sui fatti allegati dal convenuto, e nei successivi dieci giorni sarà il convenuto che potrà prendere, con altra memoria, nuova posizione su quanto affermato da parte attrice. Si arriva, quindi, alla prima udienza avanti al Giudice con un quadro estremamente dettagliato, ma, ovviamente particolarmente gravoso per i soggetti coinvolti, anche in termini economici.  

ALLEGATI  

Tra gli allegati, peraltro, è previsto non solo  

A.  la dichiarazione dei redditi degli ultimi tre anni, ma altresì  

B.    la documentazione attestante la titolarità di diritti reali su beni immobili e mobili registrati e  

C.    gli estratti conto dei rapporti bancari degli ultimi tre anni.  

D.    PIANO GENITORIALE  Novità assoluta è la presentazione del piano genitoriale che dovrà essere allegato a tutti i ricorsi relativi ai minori  Nel piano dovranno essere indicati gli impegni e le attività quotidiane dei figli relativamente alla scuola, alle attività extrascolastiche, alle frequentazioni abituali.  

Si invia al sito del CNF per una proposta di piano genitoriale.  

La riforma Cartabia cambia le carte in tavola

Per questo rivolgersi all’avvocato giusto è ancora più importante. Se hai bisogno di assistenza rivolgiti al nostro studio: tutela i tuoi diritti!

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