patrocinio a spese dello stato

Il patrocinio a spese dello stato: la migliore tutela per tutti

Sappiamo che, nei moderni stati di diritto, la difesa di una persona sottoposta a un’azione giudiziaria è garantita per legge. Ma cosa succede quando questi non ha la capacità economica di provvedere alla sua difesa? In quel caso lo stato deve, prima di tutto, attivarsi per garantirgli la tutela che la legge gli assicura, per questo esiste il concetto di patrocinio a spese dello stato

Patrocinio a spese dello stato: le regole generali

La persona non abbiente, per essere rappresentata e difesa nel corso di procedimenti penali, civili o amministrativi, può richiedere di essere ammessa al beneficio del patrocinio a spese dello Stato. Diversamente dal concetto di difensore d’ufficio, significa che il soggetto non dovrà pagare alcun compenso al difensore per la sua prestazione. Sarà invece lo Stato che provvederà a liquidare i compensi spettanti per la difesa tecnica, tenuto conto delle condizioni economiche e della non manifesta infondatezza della pretesa oggetto di causa.

I settori in cui può essere richiesto sono sia gli ambiti civili, sia gli ambiti penali, sia gli ambiti di volontaria giurisdizione (per es. le separazioni consensuali, i divorzi consensuali ecc). L’ammissione al patrocinio è valida per ogni grado del processo, sempre che continuino a persistere i requisiti per poterne beneficiare.

I soggetti e i limiti reddituali per l’accesso al patrocinio a spese dello stato

IN AMBITO CIVILE

Il richiedente l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato deve possedere un reddito annuo, risultante dall’ultima dichiarazione dei redditi, non superiore a € 12.838,01. Questo il parametro attualmente in vigore, che può essere modificato da successivi decreti ministeriali. Nel caso in cui lo stesso conviva con coniuge o altri familiari, il reddito è costituito dalla somma dei redditi conseguiti nel medesimo periodo da ogni componente della famiglia, compreso l’istante. Unica eccezione a questo cumulo si verifica nel caso in cui gli interessi del richiedente oggetto di causa sono in conflitto con quelli degli altri componenti il nucleo familiare.

IN AMBITO PENALE

Il richiedente soggiace allo stesso limite generale del reddito annuo imponibile pari a € 12.838,01. Solamente in questo ambito il limite di reddito è aumentato di € 1.032,91 per ognuno dei familiari con esso conviventi. Valgono altresì le stesse regole di esclusione dal cumulo nel caso di conflitto di interessi con altri componenti del nucleo familiare.

CASI DI ESCLUSIONE

Si aggiungono anche cause di esclusione dall’ammissione al beneficio se si verte in materia di reati di evasione di imposte, se vi è l’assistenza da parte di più difensori e se si è stati condannati in via definitiva per reati di associazione mafiosa o traffico di tabacchi e stupefacenti.

Modalità di presentazione della richiesta per il patrocinio a spese dello stato ed esito

Nei procedimenti civili, la richiesta è rivolta al Consiglio dell’ordine degli Avvocati territorialmente competente per la causa, presentabile o in proprio o a mezzo dello stesso difensore che deve essere scelto tra quelli iscritti nell’albo apposito. Il consiglio valuterà la fondatezza della pretesa e la sussistenza delle condizioni per l’ammissibilità. Nel caso in cui venisse negato, si può nuovamente ripresentare la domanda davanti al Giudice competente.

Nei procedimenti penali, la richiesta è rivolta direttamente al Giudice procedente nel momento in cui viene proposta la domanda. Se decide per l’ammissione emette relativo decreto che viene trasmesso altresì all’Agenzia delle Entrate per la verifica di quanto dichiarato. In caso di rigetto, l’interessato può presentare ricorso entro 20 giorni dalla conoscenza del provvedimento.

Il patrocinio a spese dello stato è solo un tassello in un più ampio quadro di tutele che la legge garantisce al cittadino

Capita spesso, però, che il cittadino stesso non sia a conoscenza delle tutele che gli spettano per legge, e che di conseguenza non ne usufruisca. Per questo affidarsi a un legale esperto, anche in termini di consulenza, è sempre saggio. Se ne hai bisogno rivolgiti al nostro studio: tutela i tuoi diritti!

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